Cosa vedere a Vittoria
Scoprire Vittoria
Per le vie di Vittoria fioriscono raffinate architetture Liberty che si intrecciano con monumenti barocchi e neoclassici creando un’armonioso equilibrio. Tra i monumenti della città non possiamo non citare anche il vino Cerasuolo di Vittoria protagonista, a giugno, anche di un festival jazz.
Montalbano a Vittoria
Intorno a piazza San Giovanni, per le vie del centro e a Scoglitti: seguiamo Montalbano nella città del Cerasuolo.
Cosa vedere a Vittoria
La guida di Visit Vigata dedicata a Vittoria.
Tra i fiumi Ippari e Dirillo, distesa su una piana molto fertile che digrada verso il mare, si estende Vittoria. La città è la più giovane della provincia di Ragusa, fu fondata nel 1607 dalla contessa Vittoria Colonna Henriquez-Cabrera per colonizzare l’area occidentale dell’antica Contea di Modica.
Il primo nucleo della città sorse in contrada Grotte Alte, dove già erano presenti insediamenti umani risalenti all’Età del Bronzo. Immersa nella campagna iblea, Vittoria cresceva grazie alle grandi ricchezze che derivano dalla coltivazione dei campi che attrassero molte persone dalle città vicine ma anche dal resto della Sicilia, dalla Calabria e da Malta.
Castello Colonna Henriquez
Dal punto di vista architettonico la città mostra monumenti seicenteschi e settecenteschi insieme a interessanti testimonianze liberty. È del Seicento il Castello Colonna Henriquez: inizialmente fu sede della Contea di Modica, poi carcere e oggi Museo Civico. I lavori di costruzioni del Castello cominciano il 4 marzo del 1607, insieme alla residenza nobiliare vengono costruiti i magazzini per conservare il frumento della Corte, la prima chiesa di San Giovanni Battista, due mulini e le case dei funzionari. Intorno al Castello cresce un vero e proprio quartiere. I danni causati dal terremoto del 1693 resero necessari lavori di ricostruzione.
Nel 1832 il Comune lo acquisirà per farne un carcere che ospiterà i reclusi fino agli anni Cinquanta del Novecento. Nel 1902 alcuni locali vicini al Castello, tra cui la vecchia chiesa di San Giuseppe e il Monastero di Santa Teresa, verranno trasformati in Officina elettrica Municipale. Dopo un lungo abbandono, il complesso architettonico che comprende il Castello e le strutture vicine è stato trasformato in Museo Civico Polivalente. Il museo contiene una pinacoteca con 60 opere, una raccolta di 49 pannelli storiografici sul territorio, una collezione ornitologica e alcuni esempi di macchinari teatrali simulatori di effetti speciali.
Basilica di San Giovanni Battista
A poche decine di metri dal Castello Colonna Henriquez, un’elegante piazza ospita la Basilica di San Giovanni Battista. Edificata a cavallo tra il Seicento e il Settecento diventò basilica il 5 aprile 1750. Il prospetto si articola su tre ordini scanditi da lesene che sottolineano l’andamento piatto della facciata. Il secondo ordine è stretto tra due cupoloni mentre il terzo è chiuso da un timpano triangolare.
La Basilica ha una pianta a croce latina con tre navate: quella centrale è attraversata da un transetto dove si eleva la cupola leggermente ovalizzata progettata nel 1854 dall’architetto Giuseppe Di Bartolo Morselli, autore anche del Teatro Comunale. L’interno della chiesa è ricco di marmi, di dorature e di decorazioni a stucco, realizzati nel secondo Ottocento con raffinato gusto eclettico.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Dello stesso periodo è la chiesa di Santa Maria delle Grazie in Piazza del Popolo, la si incrocia percorrendo via Cavour. Danneggiata dal terremoto del 1693, che a Vittoria non causò molti danni, la chiesa sorgeva fuori dal paese, in Piazza del Mercato. Dopo il sisma la piazza assunse maggiore importanza fino a diventare il cuore della città. Il prospetto fu ricostruito secondo lo stile tardo barocco ibleo, l’andamento concavo dei lati contrapposto alla parte centrale sporgente rendono la facciata elegante e sinuosa.
Volute arricciate, balaustre e cornici assecondano il movimento del prospetto concluso con la cella campanaria sormontata da un timpano. Nella sua semplicità la facciata è un bell’esempio di architettura tardo barocca che gioca con le linee orizzontali e verticali trovando un interessante equilibrio armonico. L’interno della chiesa è a navata unica con cinque cappelle per lato impreziosite da sculture e pregiati dipinti.
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Teatro Comunale Vittoria Colonna
Accanto alla chiesa c’è il Teatro Comunale Vittoria Colonna, un gioiello di arte neoclassica. L’elegante portico è scandito da colonne tuscaniche e ioniche che creano un gioco di luci e ombre. Medaglioni e stature abbelliscono la facciata del teatro conclusa dalle sculture di Apollo e La Musa.
L’interno è simile a molti altri teatri ottocenteschi italiani con una grande sala a ferro di cavallo che ospita la platea su cui si affacciano quattro ordini di palchi. A progettare il teatro intitolato alla regina Vittoria Colonna fu Giuseppe Di Bartolo Morselli e fu inaugurato il 10 Giugno 1877 con l’opera lirica La forza del destino di Giuseppe Verdi.
Neoclassico è anche il Calvario, il piccolo tempio che troviamo in Piazza Sei Martiri della Libertà raggiungibile percorrendo via Giuseppe Garibaldi. Costruito nel 1859, sopra una cappella affrescata, ha una pianta circolare e ospita il rito detto I Parti che si tiene il Venerdì Santo.
Il centro di Vittoria è ricco anche di architetture Liberty che fioriscono negli anni Quaranta. Intrecci floreali e geometrici, linee flessuose che si risolvono in armonici motivi ornamentali decorano molti palazzi nobiliari, tra i tanti ricordiamo il palazzo Carfì e il palazzo Battaglia-Mangione.
Cerasuolo di Vittoria
Vittoria oggi è nota anche per l’alta qualità dei vini che produce. Le sue campagne hanno prodotto ottimi vini fino all’Ottocento quando un’epidemia di fillossera e motivi commerciali spinsero gli agricoltori verso la serricoltura.
Agli inizi del Novecento i vigneti riacquistarono importanza trainati dal successo del Cerasuolo di Vittoria, unico vino siciliano a poter vantare il marchio DOCG (denominazione di origine controllata e garantita). Il Cerasuolo è oggi apprezzato e bevuto in tutto il mondo, d’estate -abbinato alla musica- è il protagonista del Vittoria Jazz Festival Music & Cerasuolo Wine.
Scoglitti
L’economia della città è basata soprattutto sulla coltivazione di ortaggi in serra che ne fanno una delle aree coltivate più importanti del meridione. Il mercato ortofrutticolo di Vittoria è tra i più importanti d’Italia ed è il luogo dove le primizie coltivate vengono vendute per arrivare in tutta Europa.
Nella stagione calda molti vittoriesi trascorrono le giornate a Scoglitti, frazione balneare del comune. Nota già in epoca araba come Scoglietti dei Colombi, l’insediamento è cresciuto con Vittoria a partire dal Seicento.
Inizialmente vissuto esclusivamente come porto commerciale è oggi meta di turismo balneare. D’estate, oltre ai vittoriesi, sono tanti i turisti che scelgono di trascorrere le vacanze a Scoglitti. Le sue spiagge si riempiono di gente e sull’arenile si tengono diverse manifestazioni sportive. Interessante anche il mercato del pesce dove è possibile acquistare il pesce appena pescato contrattando con i pescatori e immergendosi in un caotico vociare.
La foto di Scoglitti di Ross Orsini.
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