Camilleri ha portato in scena al teatro greco di Siracusa «Conversazione su Tiresia», spettacolo scritto e interpretato dallo scrittore siciliano con la regia di Roberto Andò e le musiche di Roberto Fabbriciani. Il monologo è stato inserito nel 54° Festival del teatro greco di Siracusa organizzato dall’Inda
«Chiamatemi Tiresia, o se preferite Tiresia sono!».
Ieri sera Andrea Camilleri ha vestito i panni di Tiresia e si è presentato sul palco del teatro greco di Siracusa «di persona personalmente». All’alba dei 93 anni, Camilleri, ci ha incantato con «Conversazione su Tiresia», raccontando con la sua voce profonda e cavernosa il mito attraverso le epoche. Una magia semplice, colta ma accessibile, profonda ma leggera.
Da Omero a Woody Allen ha messo in fila tutte le metamorfosi di Tiresia, è salito sul palco non come personaggio ma come persona: lui è Tiresia e sta vivendo una delle 7 esistenze che gli ha donato Zeus. È cieco ma ha la capacità di vedere con più chiarezza. Ha citato il suo Commissario, il personaggio, mentre Luca Zingaretti e Michele Riondino, le persone, lo ascoltavano tra il pubblico.
Seduti sulle pietre del teatro greco si respirava l’atmosfera di chi stava vivendo un momento unico, una di quelle occasioni che ti fa dire «io c’ero!». Un’ora e mezza di monologo, la fatica che a tratti fa capolino, il pubblico che lo applaude in piedi per lunghi minuti, lui che saluta: «sarà bello rivederci in questo stesso posto tra cento anni». Se lo dice lui sarà così, lui è Tiresia e può vedere il futuro!
12 giugno 2018