Specialità tipica del periodo natalizio, la cubbaita è un dolce antico che con molta probabilità risale alla dominazione araba. Sicuramente il nome segnala un legame con i Saraceni, cubbaita infatti è la corruzione di quibbiat, parola araba che indicava i mandorlati.
La cubbaita somiglia ad un mandorlato o ad un torrone ma differisce per l’uso del sesamo al posto delle mandorle; non a caso un altro nome con cui è noto è giggiulena o ciciulena, parole siciliane usate per indicare il sesamo. Anche in questo caso il legame con il mondo arabo è diretto, sesamo in arabo si dice giolgiolan!
La cubbaita è un dolce noto in tutta la Sicilia. Nella parte occidentale dell’isola viene preparata con mandorle e pistacchi e somiglia molto ad un torrone, nel sud est siciliano invece è diffusa la versione con il sesamo. Tipica del Ragusano, inizialmente era un dolce delle feste, soprattutto delle festività dei morti e natalizie, oggi invece viene preparata in ogni momento dell’anno.
Com’è fatta?
Questo dolce è facile da preparare, adatto anche a chi non può definirsi un cuoco provetto. Con pochi ingredienti e grazie ad un procedimento semplice potrete preparare questa specialità portando sulla tavola l’aroma della Sicilia.
Vi serviranno: miele, zucchero, sesamo, mandorle tostate e scorze di arancia o limone, tutti ingredienti semplici da trovare in ogni momento dell’anno. Se vorrete rimanere fedeli alla tradizione preparatelo a Natale, magari per la cena con i parenti o come gustoso regalo.
Il procedimento
Nelle settimane che precedono il natale, nelle cucine ragusane, non è raro trovare le nonne chine sul tavolo intente a controllare chili di sesamo, togliendo impurità e scartando i chicchi scuri o rinsecchiti. Dopo aver ripulito il sesamo viene lavato e asciugato in forno.
Una volta pronto il sesamo, farete sciogliere il miele a fuoco lento e aggiungerete lo zucchero. Il composto di miele e zucchero deve essere portato ad ebollizione e caramellato, a questo punto versate il sesamo e una manciata di mandorle tostate tagliate grossolanamente. Alcuni aggiungono scorze di limone o arancia grattuggiata per aromatizzare il dolce. Noi suggeriamo l’arancia.
A questo punto dovete mescolare energicamente gli ingredienti, una volta amalgamati versateli su un ripiano di marmo o su una superficie coperta con carta forno. Stendete il composto in modo da ottenere uno strato di cubbaita alto meno di un centimetro e lasciate raffreddare.
Una volta freddo tagliate in rettangoli o nei più tradizionali rombi. Se volete, prima che si freddi, potete decorare con zuccherini colorati o con scorze di arancia caramellate. La cubbaita si conserva a lungo, anche oltre un mese, in luoghi freschi e asciutti.
Se non avete voglia di mettervi ai fornelli potete sempre acquistarla nelle pasticcerie dei comuni del Ragusano, come dicevamo questo dolce si trova con molta facilità in ogni momento dell’anno. Se state programmando un viaggio nelle terre di Montalbano segnatela tra le bontà da assaggiare.
Ingredienti e dosi
600 grammi di sesamo;
200 grammi di zucchero;
200 grammi di miele;
100 grammi di mandorle;
buccia di arancia o limone a piacimento.
Curiosità
La cubbaita non è celebre solo perché molto buona e tipica del Natale. Questo dolce è tanto diffuso da essere entrato nell’immaginario siciliano anche grazie ad un simpatico modo di dire: scrusciu i carta e cubbaita nenti! Possiamo tradurre questo proverbio con i più noti: tanto fumo e niente arrosto o tanto rumore per nulla.