Corre San Giorgio, corre per le stradine di Modica nel suo giorno di festa. Ogni anno, il week end successivo il 23 aprile, si ripete la Festa di San Giorgio, patrono della Città della Contea insieme a San Pietro. Una festosa processione accompagna il santo lungo le vie di Modica Alta e poi di quella bassa.
Edizione 2024 – Dal 26 al 28 aprile
Festa di San Giorgio: una processione al galoppo
Il sabato mattina, 23 colpi di cannone svegliano i modicani e annunciano l’inizio dei festeggiamenti. La domenica pomeriggio un’esplosione di fuochi d’artificio e una cascata di volantini colorati accompagnano il momento in cui la statua di San Giorgio lascia l’omonima chiesa e abbraccia i modicani.
Una nuvola rossa avvolge cittadini assiepati sulla scalinata mentre i Sangiorgiari (i devoti del santo) portano a spalla la statua che rappresenta il santo guerriero sul dorso di un cavallo mentre uccide il drago. Curiosamente la statua procede con un’andatura sostenuta e frequentemente i Sangiorgiari fanno correre San Giorgio simulando il galoppo del cavallo. La corsa dei devoti si interrompe per i fimmati, momenti di sosta in cui viene offerto da mangiare ai portatori.
Durante tutta la processione si respira un’atmosfera euforica, i modicani vivono con molta passione la festa. Solo in tarda serata San Giorgio rientra nel Duomo, anche il ritorno è annunciato da un grande spettacolo pirotecnico. Il momento in cui la statua rientra nella chiesa, però, non è l’atto conclusivo della festa; i Sangiorgiari faranno correre San Giorgio anche dentro la chiesa. Sono gli ultimi momenti di festa, la statua compie numerosi gira tra le navate del duomo di San Giorgio.
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Sangiorgiari e Sanpitrari: la rivalità
A Modica, il culto di San Giorgio ha radici molto antiche. Al santo guerriero è intitolato il duomo e fino al XVII secolo fu l’unico santo patrono della città. Dopo il terremoto del 1693, quando la città cominciò ad espandersi verso la parte bassa, i canonici della collegiata di San Pietro mal tolleravano le influenze della parrocchia di San Giorgio. Modica visse un lungo periodo di conflitto che contrappose Sangiorgiari e Sanpitrari e che spinsero Papa Leone XIII, nel 1884, ad elevare San Pietro ad equo patrono di San Giorgio. Gli animi non si placarono, anzi i conflitti si riaccesero.
Con il passare dei secoli i due gruppi di devoti passarono ad una convivenza pacifica. Oggi questa rivalità è del tutto sopita, rimane solo un forte sentimento di appartenenza.
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