L’estate è la stagione delle vacanze e del tempo libero, delle giornate di mare e delle letture sotto l’ombrellone. Se state pensando di viaggiare in provincia di Ragusa, perché appassionati delle storie del commissario Montalbano, abbiamo dei consigli per scegliere i libri da portare in vacanza.
Due sono le proposte per gli amanti delle indagini di Montalbano, a queste aggiungiamo un altro bellissimo romanzo di Camilleri che non ha come protagonista il commissario e come ultimo consiglio un libro di Marco Steiner in cui si respira l’odore della cucina e della campagna ragusana.
Andrea Camilleri, La caccia al tesoro
Se avete voglia di farvi trasportare nell’universo di Salvo Montalbano potete scegliere La caccia al tesoro, romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nel 2010. Una storia fatta di enigmi, tranelli e aneddoti cifrati che trascineranno il commissario di Vigata in una caccia al tesoro cruenta e inquietante.
Montalbano e i suoi hanno poco da fare, sono giorni in cui non succede nulla, finché il ritrovamento di alcune bambole gonfiabili e una lettera non invitano il commissario a seguire una strana caccia al tesoro. Montalbano raccoglie la sfida per curiosità ma ben presto capisce che non è un gioco. Il fiuto dello sbirro non sbaglia ma stavolta Montalbano potrebbe rischiare grosso.
Il romanzo è stato adattato anche per la fiction televisiva, gli appassionati ricorderanno che scene dell’episodio sono girate a Ispica, Ragusa e Scicli. Per ritrovare le stesse atmosfere scoprite il tour di Montalbano.
Andrea Camilleri, L’altro capo del filo
Ultima fatica dell’instancabile scrittore siciliano, la vista non è più quella di una volta ma non pregiudica il grande talento di narratore. In L’altro capo del filo ci ritroveremo in una Vigata impegnata nel dare aiuto ai tanti migranti sbarcati sulle coste, tutti danno una mano e non manca Montalbano con i suoi agenti.
Ma le tragedie non arrivano solo via mare, in paese è stato ritrovato un corpo, è quello della più rinomata sarta di Vigata. Elena è stata assassinata a colpi di forbici, dolore si somma ad altro dolore. Montalbano si ritrova a gestire gli sbarchi, a soccorrere i sopravvissuti e a tentare di arrestare gli scafisti. Passa molte ore anche nella sartoria di Elena, lì con il gatto Rinaldo tenta di trovare il filo dell’indagine.
Ne L’altro capo del filo attorno al dramma dei migranti,che Camilleri racconta scuotendo le nostre coscienze, si muovono i personaggi che conosciamo da sempre; un mondo che lo scrittore disegna con quella carica di umanità che è fra le cose che più si apprezza nelle sue storie.
Andrea Camilleri, Il casellante
Il casellante è uno dei romanzi più belli di Camilleri (il preferito di chi scrive). Insieme ai libri Maruzza Musumeci e Il sonaglio compone la trilogia delle metamorfosi, un trittico di storie ispirate dai miti greci e dalle loro versioni siciliane.
Vigata 1942, accadono fatti da far girare i cabasisi. Ci sono i fascisti e i primi segnali che preludono allo sbarco degli Alleati, c’è la regolare routine, c’è l’ombra della mafia, ci sono i treni che vanno e vengono e i concertini nei barbieri. Ci sono Nino, il casellante, e la moglie Minica. Nella loro piccola casa, con il pozzo e l’ulivo saraceno, sognano un figlio.
I treni scorrono sulle rotaie, solcano la campagna arcigna e scorrono vicino al mare. Dal loro casello Nino e Minica conoscono il male del fascismo, quello della guerra e quello atroce della violenza cieca. Le ferite sono profonde, tanto da far perdere il senno, ma ci sarà spazio per ricominciare a vivere dopo una metamorfosi.
Ne Il casellante Camilleri diventa il mitografo della comunità vigatese, racconta una storia commovente, carica di magia e suggestioni. Lo scrittore siciliano ci regala una favola che attraversa il tempo coinvolgendoci in una storia che diventa parabola universale.
Marco Steiner, Il corvo di pietra
Il corvo di pietra non ha a che fare con Camilleri e Montalbano, il romanzo di Marco Steiner è legato al territorio ragusano, al suo fascino e alla sua cucina. Lo scrittore, alla fine degli anni Ottanta, faceva ricerche per ambientare le vicende di Corto Maltese, il celebre personaggio di Hugo Pratt. Dopo aver viaggiato a lungo per respirare gli odori e conoscere i luoghi dove ambientare le storie di Corto ha deciso di raccontare i primi viaggi del celebre protagonista dei fumetti di Pratt.
Il corvo di pietra è un’avventura di mare alla ricerca del tesoro nascosto. Venezia, Malta e la Sicilia come tappe di un lungo viaggio in cui Corto e altri due ragazzi compiono l’impresa, il grande colpo. Nel racconto si può riconoscere la campagna di Scicli e Modica, la tradizione della truvatura, i colori e i sapori di queste terre conosciute dallo scrittore nel 2006 quando decise di trasferirsi in questo angolo di Sicilia.
Una bella storia in cui Corto, insieme all’amico Bertram e l’australiano Norman Riley, si imbarcherà per un’epopea di amicizia, magia e vendette.