Per le viuzze del quartiere Matrice si rinnova la magia del Presepe Vivente di Monterosso Almo. Mestieri ormai scomparsi si riprendono la scena e testimoniano un passato rurale in cui i lavori più diffusi erano curdaru (cordaio), fìrraru (maniscalco), a lavannara (lavandaia), u scarparu (calzolaio) e tante altre figure che ritornano protagoniste.
Presepe vivente di Monterosso Almo
26 dicembre 2023 e 1, 5, 6 e 7 gennaio 2024 – Inizio ore 17.00 da piazza San Giovanni.
Uno spaccato della vita rurale
Il viaggio etno-antropologico nel passato inizia da una taverna dove, riscaldati dal vino, si canta allegramente. Dopo troverete la bottega dello scalpellino che con sapienza artigiana plasma la dura pietra, non si possono non ascoltare le comari, con il loro vastissimo repertorio di pettegolezzi e curiosi modi di dire. Infine si arriva alla grotta della Natività con i Magi, l’asinello, il bue, Maria, Giuseppe e il Bambinello.
La prima edizione del Presepe vivente di Monterosso risale al 1984, nel corso degli anni è diventato un evento rilevante per la cittadina sui monti Iblei e esperienza culturale per le migliaia di visitatori provenienti da ogni parte.
Informazioni: Pagina Facebook Presepe di Monterosso Almo – Sito del Presepe di Monterosso Almo
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Monterosso Almo
Monterosso Almo è il comune più alto della provincia di Ragusa e dista 28 chilometri dal capoluogo. Disteso sulla sommità di un collina, è circondato da un paesaggio suggestivo fatto di cave e valli. L’area dove sorge il comune è abitato sin dalla notte dei tempi, qui vissero i Siculi in età preistorica. La necropoli di Calaforno con la celebre grotta con 35 camerette funerarie è una delle testimonianze antiche più interessanti.
Il territorio è coperto da boschi, tra questi ricordiamo il Parco forestale di Calaforno e quello di Canalazzi dove resiste un’interessante masseria fortificata. L’economia di Monterosso Almo è basata sull’agricoltura e l’allevamento. Queste terre regalano ottimi cereale e squisite mandorle, nespole, fichi, olio, noci e ciliegie. Molto buono anche il formaggio pecorino locale.