Il 2002 è l’anno in cui abbiamo iniziato a usare l’Euro come moneta e i Matia Bazar vincevano Sanremo. In quell’anno, mentre molti commentavano la sconfitta mondiale della Nazionale di calcio con la Corea del sud, a Budapest il World Heritage Committee riconosceva il 36esimo sito Patrimonio dell’umanità in Italia.
Vent’anni fa Ragusa, Modica, Scicli, Noto, Caltagirone, Militello Val di Catania, Palazzolo Acreide e Catania furono dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’Unesco per il loro “eccezionale valore universale”. Un riconoscimento che cambierà la storia recente di questi comuni.
Secondo World Heritage Committee, le 8 città riflettono la grande opera di ricostruzione successiva al catastrofico terremoto del 1693, che devastò le città della Sicilia sud-orientale. Inoltre, il sito Unesco del Val di Noto è una straordinaria testimonianza dell’esuberante genio dell’arte e dell’architettura tardo barocche e rappresenta il culmine e la fioritura finale dell’arte barocca in Europa.
Vogliamo ricordare questo importante anniversario per celebrare un momento storico e per guardare al futuro impegnandoci a raccontare e valorizzare questi luoghi e le loro storie.
Roberto Sammito
World Heritage Committee, Budapest 24-29 giugno del 2002.